Approccio terapeutico

Terapia Cognitivo Comportamentale

Secondo la Terapia Cognitivo Comportamentale emozioni, pensieri e comportamenti sono strettamente legati tra loro e si influenzano a vicenda. Pertanto l’indagine relativa alle cause dei problemi e del disagio psicologico è focalizzata sulla reciproca influenza di queste tre variabili.
L’obiettivo principale è consentire alla persona di apprendere nuove modalità e abilità comportamentali (nuovi modi di comportarsi e reagire alle situazioni) e cognitive (modificare quei pensieri e quelle credenze che possono contribuire al disagio).

Per quali problemi è indicata?

La Terapia Cognitivo Comportamentale è considerata attualmente la terapia che ottiene i risultati migliori nel trattamento della maggior parte dei disturbi emozionali e del comportamento dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla comunità scientifica internazionale.
In particolare sta assumendo sempre più un ruolo centrale nella diagnosi e nella cura di problemi emotivi e comportamentali quali:
ansia, fobie, attacchi di panico;
fobia sociale;
disturbi dell’umore;
depressione;
disturbi ossessivi;
disturbi alimentari (anoressia, bulimia);
disturbi del sonno;
disturbi sessuali;
disturbi di personalità;
stress;
dipendenza da sostanze (alcool, droga);
difficoltà scolastiche o lavorative;
problemi di coppia.

Lo studio di Francesca Quaglia, psicologa psicoterapeuta a Belluno

Quali sono le caratteristiche principali della Terapia Cognitivo Comportamentale?

  • Breve e limitata nel tempo.

È a breve termine ogni qualvolta sia possibile. In genere il tempo dell’intervento varia, in funzione del tipo di problema, da qualche mese a un anno. In ogni caso i cambiamenti vengono monitorati ed è quindi possibile valutare l’efficacia dell’intervento.

  • Mirata allo scopo.

Dopo una prima fase di valutazione diagnostica e di comprensione dei problemi presentati, vengono individuati, in modo collaborativo con la persona, gli obiettivi specifici del trattamento e le strategie terapeutiche più utili e indicate per il trattamento.

  • Centrata sul presente.

Lo scopo della terapia cognitivo comportamentale è la risoluzione dei problemi attuali del paziente e l’attenzione del terapeuta è rivolta soprattutto al qui ed ora. In modo particolare il terapeuta pone la sua attenzione su ciò che nel presente contribuisce a mantenere la sofferenza, pur considerando gli eventi passati e le esperienze infantili come utili fonti d’informazione circa l’origine e l’evoluzione dei sintomi.

  • Attiva e collaborativa.

Richiede una reciproca collaborazione tra paziente e psicoterapeuta. Entrambi hanno un ruolo attivo nei processi psicologici educativi e di apprendimento che si sviluppano durante il percorso psicoterapeutico.

  • Fondata scientificamente.

Le tecniche cognitivo-comportamentali si presentano facilmente a una misurabilità dei risultati che riescono ad ottenere. Migliaia di ricerche basate su studi rigorosi hanno dimostrato che la psicoterapia cognitiva e comportamentale è efficace nel trattamento e nella cura della maggior parte dei disturbi psicologici quali ad esempio ansia, depressione, attacchi di panico e fobie. Inoltre è stato provato che la percentuale di ricadute è minore rispetto al trattamento farmacologico.

Francesca Quaglia Psicologa